giovedì 4 novembre 2010

Giovani e nuove tecnologie

(Questo post può essere letto da un “lettore normale” in circa 3 minuti: se non avete questo tempo “virtuale” passate direttamente all’elenco a punti…)

Avete mai pensato che differenza esiste tra un orologio con le tre lancette e quello con il display dove compaiono dei numeri? Una differenza notevole! Le tre lancette del primo orologio posso indicare uno qualsiasi degli infiniti punti della circonferenza del quadrante, nel secondo caso invece i numeri del display posso solamente indicare gli 86.400 momenti in cui possiamo suddividere un giorno (considerando i secondi).

Se avete capito questa differenza allora avete capito cosa significa analogico (primo caso) e cosa invece si intende per digitale. Semplice vero?

È proprio delle nuove tecnologie digitali che vorrei parlare in questo post… e come non parlare di questo argomento quando proprio in questo momento sto scrivendo la pc, ascoltando la musica con l’mp3, senza contare che pochi minuti fa ho ricevuto un sms e subito dopo ho fatto una telefonata con il mio cellulare. Anche voi in questo momento, se state leggendo questo post, vi trovate ad utilizzare una delle nuove tecnologie.

“Tecnologia” non significa solamente uno strumento, una macchina “neutrale”, ma qualcosa che provoca un cambiamento nella vita dell’uomo, nei sui comportamenti, nel suo modo di comunicare e nel suo modo di vedere se stesso.

“Nuove” non si riferisce al fatto che appare qualcosa che prima non c’era, ma che la tecnologia ha un carattere di novità, perché inserendosi nella vita di ognuno di noi, entriamo in simbiosi con essa, la ricomprendiamo e la vediamo come una protesi di noi stessi. Ecco che si viene a creare una nuova realtà: quella virtuale.

Oggi però la questione è molto più complessa (qualcuno di voi potrebbe dire “perché fino ad ora ti sembrava facile quello che hai scritto?”). Ci troviamo di fronte alla fusione di più forme, mezzi tecnologici e piattaforme: la tv passa per internet, l’internet passa per il telefonino e così via.

Il cambiamento provocato dalle nuove tecnologie sta entrando nella mente e nel cuore dei più giovani e ricordando che “ciò che passa per la testa, esce; ciò che passa nel cuore, mettere radici; ma solo ciò che si insinua nei sentimenti è ciò che realmente rimane e segna i valori esistenziali” possiamo analizzare insieme alcuni problemi di questo cambiamento.

Cercherò di fare un breve elenco di questi problemi:

1. Presentismo: le nuove tecnologie accentuano il presente. Dove si trova il meglio per ognuno di noi: nel presente o nel futuro? Cosa succede della storia? Del nostro passato?

2. Realtà o virtuale? La mente e il cuore, proprio come accade nel film Inception , si può confondere tra reale e virtuale. Cosa dà più soddisfazione: la realtà come la vedo e la “devo” vivere, che a volte è difficile e dolorosa, o la “realtà” virtuale che posso cambiare e manipolare a mio piacimento?

3. Tempo cronologico: possiamo vivere varie storie simultanee, vari “io”: qual è la nostra vera personalità allora?

4. Velocità, rapidità, simultaneità: non c’è spazio per la riflessione. Le informazioni ci arrivano così velocemente che non abbiamo il tempo di verificarle, di farne un’analisi critica… Eliot a suo tempo si domandava: “Dov'è la sapienza che abbiamo perduto nell'informazione?”

5. Tutto diventa un gioco: abituati come siamo a giocare con la rete, con i videogiochi, nintendo, playstation, rischiamo di vivere anche la nostra vita come un semplice gioco? Prendiamo lo studio, i rapporti affettivi come un gioco?

6. Tutto, subito e di tutto! Questo ci porta all’isolamento, all’individualismo, sottolineando come la rete e le nuove tecnologie sono il “Regno del pardosso”. Se da una parte promettono e permettono maggiori contatti, maggior comunicazione, non vediamo sempre più giovani chiusi in se stessi, con problemi affettivi e che non sanno rapportarsi serenamente con gli altri? Un autismo generalizzato?

7. Fretta del risultato: la così chiamata “sindrome del drogato”. Dobbiamo forse riscoprire il valore dell’attesa? Che ogni cosa ha un suo tempo di maturazione?

8. Tutto è mutabile: anche l’uomo non ha più nulla di fisso, nemmeno la sua natura. Se niente è più imprescindibile, tutto può cambiare… viene in mente anche a voi il relativismo che permea la società in cui viviamo?

9. Globalizzazione per tutti? È veramente così, oppure proprio chi avrebbe più necessità di questi mezzi, di queste risorse, viene direttamente escluso dalla comunità dei cibernauti?

10. Identità ed intimità: è veramente salvaguardata? La nostra vita sociale come sta cambiando? Siamo vicini ad una situazione di “ipercontrollo statale”, dove in qualsiasi momento possiamo essere controllati?

Mi fermo a 10, perché è un numero che mi piace. Voglio solo concludere dicendo che le nuove tecnologie comprendono qualsiasi ambito della nostra vita (salute, messaggi, acquisti e vendite, tempo libero, cultura…). Sono convinto che le nuove tecnologie siano una preziosa risorsa che noi giovani abbiamo tra le mani e non possiamo perdere questo potenziale, ma dobbiamo coglierlo e imparare ad utilizzarlo per promuovere una cultura di valori positivi.

Voi come utilizzereste le nuove tecnologie per trasmettere valori positivi?