domenica 25 dicembre 2011

BUON NATALE!!!

E’ Natale ogni volta

che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.

E’ Natale ogni volta

che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.

E’ Natale ogni volta

che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.

E’ Natale ogni volta

che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.

E’ Natale ogni volta

che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.

E’ Natale ogni volta

che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.


Madre Teresa di Calcutta

sabato 24 dicembre 2011

Progetto natalizio: giorno 24

Per capire meglio la forza di donare, mi sono proposto questo "semplice progetto: per 25 giorni fare un regalo particolare. Non semplicemente comprare una cosa ogni giorno e scegliere a chi donarla, ma pensare a qualcosa di davvero speciale, dei gesti insoliti che possano far emergere la vera energia travolgente di un dono. Basta poco per vivere un'atmosfera magica. Un pizzico di cuore e amore in ciò che fai...


VENTIQUATTRESIMO REGALO: CESTINI PER LA VEGLIA DI NATALE

Siamo al penultimo regalo. Siamo arrivati alla Vigilia di Natale. In molti avranno organizzato un gustosissimo e sostanzioso cenone. In base alle varie tradizioni famigliari ognuno avrà una super cena di carne, una buonissima cena di pesce o un cenone misto... Noi, in famiglia, da sempre, per la Vigilia di Natale optiamo per una saporitissima cena di pesce.

Quest'anno la cena è stata anticipata, questo mi ha permesso di fare con la giusta calma il regalo numero 24. Antipasto, primo e secondo sono stati ottimi e prima delle ore 21 ero già pronto con il mio dono, o dovrei dire i miei doni, in un grande sacchetto. Sono uscito e ho iniziato a camminare per le vie del centro...

La città sembrava deserta. Le lucette natalizie accese per le vie creavano un'atmosfera davvero contrastante con il silenzio glaciale che mi circondava. Sembrava davvero un momento speciale... dove tutto si era fermato nell'attesa di qualcosa di grande.

In realtà per le strade qualcuno c'era. Purtroppo non ero solo... 
Era sparito il tam tam di gente che fino a qualche ora prima correva e si agitava nella ricerca frenetica dell'ultimo regalo. Erano rimasti i destinatari del mio regalo...

Sapevo che c'era qualcuno che non era stato invitato da nessuno per un buon Cenone della Vigilia. Sapevo che avrei trovato sicuramente almeno una persona che non aveva la possibilità di festeggiare degnamente la notte di Natale. Sono quelle persone che si trovano ai bordi delle strade, quelle persone che avevo già incontrato in un precedente regalo, quando ho donato coperte, sacco a pelo... guanti e sciarpa....

Volevo dare la possibilità ad alcuni senzatetto di poter festeggiare in qualche modo la Vigilia di Natale. Volevo far sì che il Cenone della notte di Natale diventasse possibile anche per coloro che non ci avevano mai pensato. Che non sapevano nemmeno se sarebbero arrivati all'alba del 25 dicembre.

Nel pomeriggio di quello stesso giorno avevo preparato dei sacchetti. Non molti, ma erano abbastanza grandi. Più o meno ogni sacchetto (che poi ho chiuso con un bel nastro o qualche coccarda colorata) conteneva: due bibite, alcune fette di pane, del salame, alcuni affettati, del formaggio affettato, una scatolina di frutta secca, un sacchettino di biscotti, dei cioccolatini, delle tornine di cioccolato, una scatoletta di frutta tagliata a pezzettini...

Certo non è un vero e proprio Cenone, ma per chi non ha nulla, lo stesso nulla diventa qualcosa di importante. Non avevo messo nulla di alcolico da bere, perché volevo evitare di contribuire all'alcolismo di alcuni senzatetto. Alcuni di loro, infatti, hanno problemi di alcol, droga e squilibri mentali...

Avevo distribuito quasi tutti i sacchetti (come ti ho detto troppo pochi), riuscendo a fare gli auguri a questi homeless. Non erano gli stessi delle coperte... e mi era rimasto un sacchetto. L'ultimo sacchetto.
Avevo ancora del tempo prima della Veglia di Natale, così ho camminato ancora un pochino, circondato da quel silenzio stranissimo che metteva ancora più in risalto la triste realtà di queste persone che non hanno una casa dove andare, nemmeno per festeggiare il Natale.

L'ultimo sacchetto in realtà non l'ho consegnato a mano... Ho trovato un senzatetto disteso, coperto alla bene e meglio da coperte e cartoni... stava dormendo. Ci ho pensato un momento e poi ho deciso di lasciare proprio a lui quell'ultimo sacchetto. Senza svegliarlo, mi sono avvicinato lentamente e ho appoggiato il sacchetto in un angolino, non in vista, ma in modo che quest'uomo che stava dormendo sulla strada se ne sarebbe accorto una volta svegliato.

Con una penna che avevo in tasta, ho scritto sullo stesso sacchetto un semplice augurio di Buona Natale e una frase che potesse stimolarlo a non arrendersi e a sperare anche in una condizione difficile come la sua.

Consegnato l'ultimo sacchetto, mi sono reso conto che mancava solo l'ultimo regalo... Era ormai la notte tra il 24 e il 25 dicembre e il mio Progetto Natalizio stava per terminare... Era veramente così? Con il 25 dicembre si sarebbe davvero completato il mio Progetto Natalizio... oppure l'ultimo regalo avrebbe aperto la porta a qualcosa di più? Poteva finire questo incredibile percorso nella scoperta della generosità e della gratuità semplicemente con l'ennesimo regalo???

Non rimane che aspettare il resoconto del 25 dicembre...

venerdì 23 dicembre 2011

Progetto natalizio: giorno 23

Per capire meglio la forza di donare, mi sono proposto questo "semplice progetto: per 25 giorni fare un regalo particolare. Non semplicemente comprare una cosa ogni giorno e scegliere a chi donarla, ma pensare a qualcosa di davvero speciale, dei gesti insoliti che possano far emergere la vera energia travolgente di un dono. "Quando non potrai camminare, usa il bastone. Però non fermarti mai"

VENTITREESIMO REGALO: RIVIVERE IL PASSATO

Chi è giovane non pensa mai ad invecchiare. Solitamente un ragazzo e una ragazza pensano all'oggi, a ciò che fanno, a come sono, a come possono migliorare il loro fisico e la loro mente... non pensano mai che la loro pelle ingiallirà, che la loro forza fisica diminuirà, non riescono a capire che diventeranno, o meglio ritorneranno, fragili.

Per fortuna ci sono tanti anziani che ci ricordano che l'uomo è destinato ad invecchiare, ad incurvarsi, ad avere sul viso i segni del tempo (che io personalmente ritengo così belli e caratteristici; unici per ogni volto da renderlo così vero e vissuto). Non sempre però ci ricordiamo di loro. Io per primo...

So che ci sono tanti centri che ospitano anziani soli nella mia città. In passato ne ho visitati alcuni, anche se non ho mai avuto un parente alloggiato in uno di questi posti. Devo dire che sono molto dei luoghi dove molti anziani trovano una nuova armonia, dei nuovi amici e una nuova possibilità di vivere in modo autonomo e con degli aiuti costanti. Insomma, dei posti da tenere in considerazione per un eventuale futuro...

Starai già pensando che il mio regalo è stato di andare a far visita ad una casa di riposo. E invece no. 
Allora perché la premessa sugli anziani? Perché effettivamente un vecchietto sono andato a trovarlo, ma era un signore che conosco da tempo. Mi è bastato suonare un campanello.

Non ero mai andato a trovarlo a casa. Sapevo dove abitava e ci incontravamo di tanto in tanto per la strada. Qualche volta abbiamo anche chiacchierato un poco, quando ci trovavamo sullo stesso autobus. Una persona davvero piacevole.

Il ventitreesimo regalo è stato molto semplice: far visita ad un anziano solo.
Certo non mi sono presentato a mani vuote, ma con un piccolo pacchetto, un libro... 
... anche questa volta c'è stata un po' di sorpresa nel volto di questo signore, ma chiunque accetta volentieri gli auguri di Natale e la visita di un giovane.

... anche questa volta mi sono emozionato più volte... per esempio all'inizio, quando ricevendo il pacchetto l'anziano signore non si è messo subito a scartarlo, ma ha dimostrato quella pazienza e quell'attesa che si guadagna solo con il tempo e la maturità e ha appoggiato il regalo sopra ad una mensola, poco distante da un presepe di legno. Il suo commento è stato pressapoco questo: "i regali si aprono a Natale". Poi ha aggiunto: "ormai non posso più fare un presepe grande... quindi da qualche anno ho preso questo che basta semplicemente tirarlo fuori dalla scatola e appoggiarlo qui".

Ho subito pensato di chiedergli se potevo essere utile in qualcosa, ma la risposta è stata spiazzante: "parliamo un po', raccontami qualcosa... è da tanto tempo che non ascolto i progetti di un giovane... sai io ne avevo tanti e ne ho ancora tanti...". Tanti? Quanti? A più di 80 anni?

Ci siamo seduti e ho subito pensato di parargli del mio Progetto Natalizio... abbiamo conversato con piacere. Almeno per me lo è stato davvero. Mi ha dato così tanto e sono rimasto affascinato da un racconto... da un suo racconto... il racconto di un suo Natale di tanti anni fa... 

Il passato racchiude sempre storie meravigliose avvolte da quel non so che di bianco e nero che le rende speciali. Era il primo Natale passato senza sua moglie, morta qualche mese prima. Non avevano avuto figli, ma si erano amati fino all'ultimo e ancora il vecchio signore esprimeva nel suo racconto un amore così vero e autentico di cui oggi c'è davvero così bisogno. 

Dopo più di un'ora, uscivo da quella casa con qualcosa di inaspettato. Avevo tra le mani un regalo dell'anziano signore. Un dono fatto col cuore, visto che la mia visita non era programmata. Un oggetto molto importante che mi ha voluto donare. Non importa di che cosa si tratta, la verità è che so di averlo ricevuto con sincerità e lo terrò, lo conserverò con immensa gratitudine...

Tieni sempre presente 

che la pelle fa le rughe, 

i capelli diventano bianchi, 
i giorni si trasformano in anni. 
Però ciò che è importante 
non cambia; la tua forza 
e la tua convinzione 
non hanno età. 

Il tuo spirito è la colla 
di qualsiasi tela di ragno. 
Dietro ogni linea di arrivo 
c'e' una linea di partenza. 
Dietro ogni successo 
c'è un'altra delusione. 
Fino a quando sei vivo, 
sentiti vivo. 

Se ti manca ciò che facevi, 
torna a farlo. 
Non vivere di foto ingiallite... 
insisti anche se tutti 
si aspettano che abbandoni. 
Non lasciare che si arrugginisca 
il ferro che c'è in te. 
Fai in modo che invece 
di compassione, 
ti portino rispetto. 

Quando a causa degli anni 
non potrai correre, 
cammina veloce. 
Quando non potrai 
camminare veloce, cammina. 
Quando non potrai 
camminare, usa il bastone. 
Però non fermarti mai.


Madre Teresa di Calcutta

giovedì 22 dicembre 2011

Progetto natalizio: giorno 22

Per capire meglio la forza di donare, mi sono proposto questo "semplice progetto: per 25 giorni fare un regalo particolare. Non semplicemente comprare una cosa ogni giorno e scegliere a chi donarla, ma pensare a qualcosa di davvero speciale, dei gesti insoliti che possano far emergere la vera energia travolgente di un dono. "Tutti i grandi sono stati  bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano" è una frase de Il piccolo Principe.

VENTIDUESIMO REGALO: ORSACCHIOTTI E PELUCHES


Tanti bambini hanno avuto un loro peluche preferito. Probabilmente anche tu. Non tutti ci dormono assieme, ma in molti danno al loro amichetto un vero e proprio nome. Un nome strano, un nome particolare, ma così tenero e personale che fa sorridere solo a sentirlo. Quei peluches, orsetti, gattini o altri animaletti, solitamente hanno anche un profumo particolare... ogni bambino se lo perdesse potrebbe riconoscerlo solo dal profumo.

Quante strette e quanti abbracci ha ricevuto quel peluche. Quanti discorsi e nostre personali confessioni ha sentito. Quante volte ci siamo aperti con quell'orsetto più che con chiunque altro... magari chiusi nella nostra cameretta.

Per tanti bambini è ed è stato così; alcuni non hanno questi ricordi, perché avevano così tanti peluche da non avere il tempo per sceglierne uno come preferito; altri bimbi, invece, non hanno questi ricordi e mai li avranno, perché non hanno nemmeno un piccolo orsacchiotto con il quale giocare.

Ci sono tanti bambini nel mondo in quest'ultima situazione. Devo ammettere che personalmente non ne conosco molti, ma uno sì. Conosco una famiglia speciale dove c'è un bimbo che molto probabilmente sarebbe rientrato nel terzo caso.

Grazie a questo ventiduesimo regalo, non farà più parte di quei bimbi che non hanno nemmeno un orsacchiotto, perché oggi gliene ho regalato uno. È stato emozionantissimo vedere i suoi occhioni ingrandirsi quando ha capito che era proprio tutto suo. In quel momento ho capito questa splendida frase: "Guarda gli occhi dei bambini, in essi risiede la tua primordiale onestà e gentilezza".

Gli ho voluto spiegare quello che ho scritto sopra, che poteva dare un nome al suo nuovo amico e poteva raccontargli tutto ciò che voleva, tutti i suoi segreti e i suoi desideri... Non so proprio descrivere quei momenti passati insieme, non potrei mai riuscire a trasmetterti la mia gioia nel vedere la sua. È proprio vero che "i bambini hanno molto da insegnare agli adulti. Se non altro sulla gioia di vivere".

Ho trattenuto per poco le lacrime dietro un sorriso quando, mentre andavo via, ho sentito il bimbo chiedere ai suoi genitori se fossi Babbo Natale... allora non è vero come tutti dicono che sono dimagrito... ;-)

Devo dirti la verità, sono iperfelicissimo e sto pensando a quel piccolo bambino che stanotte si potrà addormentare stringendo un nuovo e tenero amichetto.

mercoledì 21 dicembre 2011

Progetto natalizio: giorno 21

Per capire meglio la forza di donare, mi sono proposto questo "semplice progetto: per 25 giorni fare un regalo particolare. Non semplicemente comprare una cosa ogni giorno e scegliere a chi donarla, ma pensare a qualcosa di davvero speciale, dei gesti insoliti che possano far emergere la vera energia travolgente di un dono. "Con un sorriso abbiamo un grande potere di regalare, serenità, gioia e luce nell'anima di chi lo riceve. Chi lo invia prova la vera libertà. Quella di donare".

VENTUNESIMO REGALO: PACCHETTI PER TUTTI


Sarà capitato anche a te di vedere in alcuni negozi durante questi giorni di Natale delle persone preposte a impacchettare i regali. Molti commercianti in questo periodo chiedono un aiuto extra per offrire un servizio in più a chi va ad acquistare un regalo: un bel pacchetto.

Ci sono alcune associazioni che mettono a disposizione i propri volontari per fare pacchetti regali in cambio di una semplice offerta. In questo modo chi acquista può uscire dal negozio con un grazioso pacco regalo e allo stesso tempo può contribuire a cambiare la vita a molte persone bisognose.

Oggi, ho fatto entrambe le cose: l'acquirente e il volontario. Un regalo doppio e il tutto solamente donando due ore e mezzo del mio primo pomeriggio. Diciamo una lunga pausa pranzo di generosità, visto che ho iniziato ad impacchettare i libri acquistati in un negozio alle ore 13 circa.

Mi sono divertito. È stato facile, non servono grandi qualità per fare dei pacchi regalo decenti. Io ho cercato di dedicare a questi pacchetti molta attenzione e dedizione, conservando una certa rapidità (si sa che in questi giorni chi sta comprando gli ultimi regali di Natale ha i minuti contati). È bastato organizzare il tavolo nel migliore dei modi: davanti e dentro il cassetto la carta blu e verde e i sacchetti rossi e gialli, a destra i nastri di 4 colori, a sinistra (visto che sono mancino) taglierino, cucitrice e forbice e più in alto le etichette per coprire il prezzo e da attaccare davanti al pacco.

Ero in una libreria... altro elemento a me congeniale, così nelle brevi pause, quando la libreria era vuota, non potevo resistere dal farmi un giretto tra gli scaffali e alla fine del mio turno, dopo un bel po' di pacchetti, avevo comprato una borsa di regali. Avevo preso i regali per quasi tutti tra libri, calendari e altri oggetti...

È stato meraviglioso fare gli ultimi pacchetti, quelli per i miei amici, sapevo che oltre ad aver fatto io stesso questi pacchi regalo, non avevo regalato solo il contenuto, ma avevo aiutato i bambini del Brasile e del Guatemala. Bambini che con questo regalo ora potranno studiare più facilmente.

Ci sono tante iniziative e tante persone che si sforzano ogni giorno per fare del bene a chi ha più bisogno, che cercano di alleviare le sofferenze altrui. Ogni città è piena di giovani che compiono gesti di generosità. Questo Progetto Natalizio mi ha messo a conoscenza di tante proposte di questo genere. È solo questione di volontà e di voler donare un po' del proprio tempo per gli altri, senza chiedere e pretendere nulla in cambio.

Non mi aspetto nulla da questo Progetto Natalizio... la generosità da sola, quella vera e gratuita, ripaga immensamente. Mi sembra di aver fatto così poco... mancano così pochi giorni a Natale e non so se ho fatto abbastanza. Anzi, so che non ho fatto abbastanza. So che ho fatto solo piccolissimi gesti, regali che molte volte hanno occupato pochi minuti della mia giornata... Gesti che non avranno cambiato la vita di tante persone, ma una di sicuro sì: la mia!

martedì 20 dicembre 2011

Progetto Natalizio: - 5 regali

ARRIVATI AL 20° REGALO SERVE PROPRIO UN BREVE RIEPILOGO

Per capire meglio la forza di donare, mi sono proposto questo "semplice" progetto: per 25 giorni fare un regalo particolare. Non semplicemente comprare una cosa ogni giorno e scegliere a chi donarla, ma pensare a qualcosa di davvero speciale, dei gesti insoliti che possano far emergere la vera energia travolgente di un dono.  
Ecco quello che ho realizzato fino ad oggi...


GIORNO 1 - UNA LETTERA AI MIEI GENITORI "Non sei tu a scegliere la tua famiglia: essa è un dono"
GIORNO 2 - BUONI VICINI "Augura del bene al tuo vicini, che qualcosa te ne viene"
GIORNO 3 - TROVA IL TEMPO DI ESSERE AMICO "Trova il tempo di essere amico, è la strada della felicità"
GIORNO 4 - SVUOTARE L'ARMADIO "Un armadio può essere uno scrigno prezioso"
GIORNO 5 - AD UNO SCONOSCIUTO "Accettare un dono significa perdere un po' di libertà"
GIORNO 6 - FIABA IN PEDIATRIA "Far sognare i bimbi non ha prezzo"
GIORNO 7 - AUTOMOBILISTA CON VALORI "L'automobile ormai è come una delle stanze della tua casa"
GIORNO 8 - ASILI DI COLORI "Il colore è l'espressione di una virtù nascosta"
GIORNO 9 - LAVAVETRI IN MOSTRA "L'arte è la forma più alta della speranza"
GIORNO 10 - BIGLIETTINI DI NATALE "L'atto più alto e fecondo della libertà umana sta nell'accoglienza"
GIORNO 11 - UNA VALIGIA DI CIOCCOLATINI "La vita è come il cioccolato, è l'amaro che fa apprezzare il dolce"
GIORNO 12 - GIFT EXCHANGE "L'amico è il fratello che si sceglie"
GIORNO 13 - POSTER MOTIVAZIONALE A TUTTI "Amare non è donare qualcosa, ma soprattutto qualcuno"
GIORNO 14 - PRENDI CIO' CHE TI SERVE "Ogni volta che nasce un valore, l'esistenza assume un significato nuovo"
GIORNO 15 - CARTOLINA DI RINGRAZIAMENTO "Ogni giorno pensa a qualcuno da ringraziare"
GIORNO 16 - COPERTE E QUALCOSA IN PIU' "Nessuno posto è bello come casa mia"
GIORNO 17 - UNA VISITA PARTICOLARE "Malattia e solitudine sono affini"
GIORNO 18 - A VOLTE SERVE UNA SPINTA "L'opera umana più bella è di essere utile al prossimo"
GIORNO 19 - CALDA SICUREZZA "La sicurezza senza valori è come una nave senza timone"
GIORNO 20 - DECORAZIONI FUORI CASA

Progetto natalizio: giorno 20

Per capire meglio la forza di donare, mi sono proposto questo "semplice progetto: per 25 giorni fare un regalo particolare. Non semplicemente comprare una cosa ogni giorno e scegliere a chi donarla, ma pensare a qualcosa di davvero speciale, dei gesti insoliti che possano far emergere la vera energia travolgente di un dono. "Stella che brilla bella favilla, della buia notte prima scintilla, tu che brilli di lassù guarda me che son quaggiù e il mio desiderio esaudisci orsù... noi ti chiediamo che sia Natale tutti i giorni" by Qui, Quo, Qua.

VENTESIMO REGALO: DECORAZIONI FUORI CASA

Ormai quasi tutti avranno finito di addobbare la propria casa. Le strade delle città sono già da tempo piene di lucine, illuminazioni di mille colori che formano stelle, fiocchi di neve, pacchi regalo, alberelli, grotte o capanne con la Trinità, angeli... o semplicemente che scendono verticali. Uno spettacolo grazioso.

I negozi hanno vetrine superilluminate, piene di decorazioni... sono curate al minimo dettaglio come in nessun altro periodo dell'anno. Tutti e tutto si prepara al Natale, chiunque in un modo o nell'altro viene coinvolto in questa preparazione e nell'attesa della notte più bella ed importante dell'anno.

Alcune strade però rimangono un po' sguarnite; alcune vie, forse anche la tua, rimangono senza tante lucine colorate e senza la classica atmosfera natalizia. Il regalo di oggi, è stato cercare di contribuire ad addobbare la mia via. 

Ho pensato: sicuramente se metto qualche addobbo lungo i pali e gli alberi della mia strada e magari anche in qualche laterale... potrò far sentire il Natale, a molte più persone... a tutte quelle che mi sono più vicine, ma che non entreranno nella mia casa e non vedranno il mio presepe e il mio albero.

Sono stato davvero contento di questa idea. È molto semplice e mi ha dato modo di utilizzare un po' di creatività. Certo, è facile uscire e andare a comprare degli addobbi, ma ancora più favoloso (ed economico) è cercare di inventarsi qualcosa di bello con ciò che si ha, magari con qualche ramo di abete, qualche fiocco colorato e qualche altro elemento che possa dare colore.

Ho scelto la seconda via, quella più divertente. Adesso ho una sensazione strana vedendo la strada con questi piccoli addobbi, mi dà una strana e piacevole emozione. Spero che possa suscitare qualche splendido sentimento anche ai miei vicini e a tutti coloro che passano per la via.

Chissà... magari il prossimo anno, cercherò di coinvolgere in questi addobbi qualche buon vicino e si potrebbe anche ideare una sorta di conquest, una gara tra vicini, o ancora meglio tra vie... allora si che ogni strada e ogni persona si ricorderebbe senza dubbio del Natale!

Ricordamelo quando stiamo arrivando al Natale prossimo e se ti viene qualche altra idea in merito, lascia pure un commento. ;-)

lunedì 19 dicembre 2011

Progetto natalizio: giorno 19

Per capire meglio la forza di donare, mi sono proposto questo "semplice progetto: per 25 giorni fare un regalo particolare. Non semplicemente comprare una cosa ogni giorno e scegliere a chi donarla, ma pensare a qualcosa di davvero speciale, dei gesti insoliti che possano far emergere la vera energia travolgente di un dono. "La sicurezza senza valori è come una nave senza timone. Ma valore senza sicurezza è come un timone senza nave".

DICIANNOVESIMO REGALO: CALDA SICUREZZA

Oggi, passando per la città ho pensato di fare un regalo particolare. Ci sono persone che svolgono il loro lavoro e mettono a rischio costantemente la propria vita per salvaguardare la tranquillità e la sicurezza di ognuno di noi. Sono quelle persone che anche se non ce ne accorgiamo e non ci pensiamo spesso, sono lì per assicurarci protezione.

Credo che particolarmente in questo periodo natalizio, con tanti regali da acquistare, tanti sacchetti e borse tra le mani, serva sentire ancora di più questo senso di sicurezza. Poter stare tranquilli e camminare per la strada o andare in un negozio senza la paura di essere scippati è davvero una fortuna, che troppe volte diamo per scontato.

Volevo in qualche modo ringraziare queste persone, ma non avevo ancora un'idea chiara di come fare. Per fortuna un giro in bici e probabilmente il freddo di questa mattina ha dato una vivace sferzata ai miei neuroni  e la famosa lampadina si è illuminata. A dire la verità, ho messo insieme due immagini che avevano visto i miei occhi poco prima ed è bastato il filo della generosità per legarle insieme. Ecco pronto il regalo di questo primo giorno della settimana.

La prima immagine era quella di un uomo della sicurezza fermo davanti ad una banca, la seconda immagine era un cartello fuori da un bar con scritto: "Cioccolata calda per asporto". Bhe, probabilmente anche a te si è accesa una lampadina... vediamo se è la stessa.

Ho legato la bicicletta, sono entrato nel bar e ho ordinato una caldissima e densa cioccolata da portare via. Pochi euro ed era nelle mie mani. Ripresa la bici mi sono diretto dove sapevo che c'era qualcuno che se ne doveva stare al freddo ed immobile per un bel po' di tempo.

Nel breve tragitto che mi separava dall'uomo della sicurezza pensavo a come consegnare la cioccolata calda che volevo offrirgli. Ero sicuro che in una giornata così fredda nessuno avrebbe potuto rifiutare una densa cioccolata calda, soprattutto chi era da tempo fuori al freddo. Ho pensato che la semplicità e la rapidità fossero gli ingredienti giusti. E così ho fatto...

Mi sono avvicinato direttamente in bicicletta, tenendo con una mano il manubrio e con l'altra la cioccolata. Mi sono fermato proprio di fronte al tizio, come se gli dovessi chiedere delle informazioni. Invece, gli ho consegnato la cioccolata calda, spiegandogli che apprezzavo il lavoro che stava svolgendo e volevo con questo gesto ringraziare tutti coloro che si occupano in qualche modo della sicurezza dei cittadini.

Mi ha ringraziato, mi ha detto che non avrebbe potuto accettare e nemmeno distrarsi troppo durante il lavoro, ma che in quell'occasione avrebbe fatto un'accezione. Prima di salutarci mi ha detto che gli serviva proprio un gesto come quello, perché nessuno sembra accorgersi del suo lavoro o lo danno per scontato; nessuno dà peso ai rischi che uno può correre e che in realtà si mette la propria preparazione e la propria vita per la sicurezza della gente.
Questo regalo gli è servito per ricordargli che in realtà c'è ancora qualcuno che tiene alla sicurezza e all'ordine.

Molto contento di questo regalo, sono tornato al bar e dopo essermi bevuto una cioccolata al banco ne ho prese altre due da asporto. Per chi? Si trovano sempre per le strade del centro dei poliziotti e solitamente sono sempre in due... ;-)

domenica 18 dicembre 2011

Progetto natalizio: giorno 18

Per capire meglio la forza di donare, mi sono proposto questo "semplice progetto: per 25 giorni fare un regalo particolare. Non semplicemente comprare una cosa ogni giorno e scegliere a chi donarla, ma pensare a qualcosa di davvero speciale, dei gesti insoliti che possano far emergere la vera energia travolgente di un dono. Sofocle diceva: "l'opera umana più bella è di essere utile al prossimo".

DICIOTTESIMO GIORNO: A VOLTE SERVE UNA SPINTA

Questo gesto è stato proprio il meno pensato e il più istintivo. Mi ha stupito. Non sono rimasto spiazzato dal gesto in sé, ma dal mio atteggiamento. Qualche tempo fa non so se mi sarei fermato... molto probabilmente avrei tirato dritto...

Dove? Quando? Perché? Ok, adesso ti spiego. Prima lascia che ti spieghi qualche dettaglio extra. Il regalo di oggi mi è proprio venuto incontro senza che lo aspettassi e lo progettassi. Devo confessarti che è stato veramente un grande aiuto tutto ciò, perché non avrei avuto altro tempo per fare un vero gesto di generosità.

La gratuità è così, ti stupisce sempre. Ti lascia di stucco e ti sorprende. 
Come ti ho accennato, sapevo di avere la domenica completamente impegnata e non avevo ancora pensato ad un bel gesto da inserire nel Progetto Natalizio. Solo adesso riesco a scrivere il resoconto, come vedi...

In realtà, dobbiamo tornare un po' indietro nel tempo... circa di un giorno... diciamo alla notte precedente, o come si dovrebbe dire giustamente, alle prime ore del mattino di questa domenica.

Mi ricordo che pochi istanti prima del mio gesto di generosità, ho guardato l'orologio dell'auto che segnava: 01:54. Ero appena uscito da una festa di compleanno tra amici e stavo tornando a casa, quando, accostata a bordo strada ho notato un'automobile ferma e con le quattro frecce lampeggianti.

Avvicinandomi ho visto una persona che stava scendendo. Stavo andando dritto per la mia strada, ma appena ho affiancato l'auto, l'idea di fermarmi e di chiedere se serviva aiuto ha preso il sopravvento... Non ci ho pensato molto, in queste situazioni non c'è affatto tempo.

Essendo tardi non c'era praticamente nessuno per la strada. Ho accostato più avanti, sono sceso dalla mia auto, mi sono avvicinato e ho chiesto se serviva aiuto. Serviva, serviva eccome! Non tanto perché era una ragazza, ma perché il problema era semplicemente un'automobile in panne.

Per fortuna non eravamo in salita. Le ho detto di mettersi in auto e di provare ad accendere dopo un po' che avevo spinto. Per fortuna ce l'abbiamo fatta. L'automobile è partita e i ringraziamenti sono venuti di conseguenza.

Sono risalito nella mia automobile e con soddisfazione mi sono diretto verso casa, sapendo che quella notte avrei dormito alla grande, consapevole di aver già fatto il mio regalo natalizio per il giorno dopo! Evviva!!! ;-)

REGALO EXTRA: PRANZO PER 5!
La domenica è trascorsa tra una serie di impegni e un bel pranzone con circa 100 invitati (io ero uno di questi). Durante questo pranzo è successo qualcosa che voglio raccontarti, perché mi è sembrato un gesto in linea con il Progetto natalizio: è entrato un signore che ha chiesto al primo che ha incontrato se poteva avere qualcosa da mangiare... proprio in quel momento, lì vicino, c'era la signora che aveva pagato e ordinato il pranzo al catering che ha esclamato: "In quanti siete?". Il tipo ha risposto: "In 5". La signora allora si è rivolta ai cuochi e ha detto: "preparate 5 primi, 5 secondi e 5 fette di torta e consegnatele" e poi ha aggiunto: "oggi, devono festeggiare tutti!".

Che bel gesto spontaneo di generosità, non trovi? Sono proprio stato orgoglioso di poter essere lì in quel preciso momento e di poter assistere alla scena. Che meraviglia! La generosità è veramente contagiante e magnetica!

sabato 17 dicembre 2011

Progetto natalizio: giorno 17

Per capire meglio la forza di donare, mi sono proposto questo "semplice progetto: per 25 giorni fare un regalo particolare. Non semplicemente comprare una cosa ogni giorno e scegliere a chi donarla, ma pensare a qualcosa di davvero speciale, dei gesti insoliti che possano far emergere la vera energia travolgente di un dono. Il filosofo austriaco Otto Weininger diceva: "Malattia e solitudine sono affini. Alla minima malattia, l'uomo si sente ancora più solo di prima".

DICIASSETTESIMO REGALO: UNA VISITA PARTICOLARE

Ci sono malattie che veramente isolano il malato. Quasi tutte mettono in questa condizione, nel senso che più o meno, e in diversi sensi e significati, la malattia ci fa avere e trovare, più di altri momenti della vita, quei tempi di solitudine. Non sempre la solitudine è un dramma. Non è per forza qualcosa di negativo.

Alcune patologie rendono il malato circondato da persone che lo aiutano, che suppliscono alla perdita di autonomia del paziente. Sono quelle malattie che impediscono una piena coscienza, un corretto ragionamento e un giusto movimento. Sono malattie che solitamente non ti abbandonano fino alla fine, si fanno sentire giorno dopo giorno e manifestano la loro presenta in modo costante, togliendoti un qualcosa ogni giorno...

In queste situazioni si sperimenta quella solitudine di chi non può reagire, non può nemmeno manifestare il proprio ringraziamento... e molte volte questa solitudine non è solo nei confronti degli altri, ma arriva a coinvolgere anche il proprio io, quando non si riesce più a capire chi siamo.

Vicino a casa mia c'è una struttura che ospita alcuni malati di questo tipo: malati di sclerosi multipla e di altre patologie neurologiche affini. L'obiettivo è l'assistenza riabilitativa del malato, senza trascurare gli aspetti psicologici e sociali. Si cerca, infatti, di attuare un percorso individuale per ogni paziente in modo da mantenere e potenziare al massimo le capacità residue, quelle cioè rimaste alla persona malata.

Entrare in contatto con queste situazioni non è di certo facile, considerando che i malati sono anche persone giovani, ma che purtroppo non possono più manifestare nei gesti o nei movimenti la loro gioventù. È incredibile e indicibile la forza e la gioia di vivere che questi malati ti trasmettono.

Oggi, un sabato come tanti altri, ho voluto fare una visita a questa struttura. Avevo sentito che era a rischio di chiusura per una serie di problemi. Proprio in questo mese di dicembre si è svolta una raccolta firme per salvare il centro... e so che ha avuto un buon eco nella gente. Speriamo bene.

Certo, una semplice firma, in casi come questo, è un dono grandissimo. Ho pensato di dare un ulteriore sostegno. Un piccolo gesto che potesse dimostrare l'affetto e la vicinanza delle persone che vivono a pochi chilometri dal centro. Così ho deciso da andare a conoscere più da vicino questa struttura e devo dirti che anche questa volta è stato un regalo stupendo.

Questi regali ti danno così tanto, perché ti toccano dentro. Non solo ti fanno fare qualcosa che probabilmente non avresti fatto, ma fanno si che tu possa confrontarti direttamente con situazioni che senti o vedi solamente da lontano. Ti garantisco che sentire ai TG o leggere sui giornali è estremamente diverso dal toccare con mano.

Un paio d'ore passato a visitare la struttura e a salutare qualche ospite malato. In quelle stanze c'era così tanta voglia di vivere, così tanto amore e un'immensità di calore che ti faceva dimenticare tutti i limiti fisici che queste persone dovevano affrontare ogni giorno. Mentre passavo di stanza in stanza... mentre vedevo la sala della riabilitazione... mentre parlavo con gli assistenti... mi rendevo conto di quanto fosse importante la vita. È un dono bellissimo, il dono più grande che abbiamo ricevuto. Non importa come può essere questa vita, l'importante è che abbiamo avuto questo immenso e gratuito regalo. Il gesto di generosità più grande.

Mi sono reso conto di quanto tutti questi pensieri potessero avere uno straordinario collegamento con il Natale, con il suo vero e profondo significato. Ho capito che c'era qualcosa che legava in profondità il valore della vita e la generosità. Un insegnamento che oggi si è finalmente sedimentato nel mio cuore!

venerdì 16 dicembre 2011

Progetto natalizio: giorno 16

Per capire meglio la forza di donare, mi sono proposto questo "semplice progetto: per 25 giorni fare un regalo particolare. Non semplicemente comprare una cosa ogni giorno e scegliere a chi donarla, ma pensare a qualcosa di davvero speciale, dei gesti insoliti che possano far emergere la vera energia travolgente di un dono. Nel libro Il Mago di Oz, Dorothy afferma: "Nessun posto è bello  come casa mia".

SEDICESIMO REGALO: COPERTE E QUALCOSA IN PIU'

Oggi, è stata una giornata di pioggia... non grandi acquazzoni, almeno qui da me, ma sicuramente una giornata dove si sarebbe dovuto portare sempre con se un bell'ombrello, almeno per sicurezza di non trovarsi sotto la pioggia senza nulla tra le mani. Una vera giornata autunnale.

In questo giorno c'è anche lo sciopero dei mezzi pubblici, che non aiuta certo chi si deve spostare in una giornata come questa. Per chi si muove anche con il freddino in bici, oggi non è che può farlo come al solito, è costretto a spostarsi con l'auto o con un taxi... oppure se proprio non è costretto ad uscire, può rimanere a casa al calduccio e guardare dalla finestra la pioggia.

Ci sono persone però che quest'ultima scelta non possono farla. Ho pensato a loro in questo giorno, a tutti quelli che non sanno dove andare, che non hanno una casa come la intendiamo noi, con mura e finestre. Penso a come sia vera la frase di Dorothy Gale, perché arriva a dire più di quello che dice con 7 parole. Ognuno di noi può capirlo, anche se magari la propria casa sta un po' stretta, sappiamo che c'è sempre un posto dove tornare, c'è sempre un posto "nostro" che ci aspetta.

I senzatetto non hanno questo posto. Ne hanno tanti. Vivono dove capita. Per le strade, sotto i ponti, all'uscita delle stazioni, in qualche angoletto di alcuni luoghi pubblici, dietro alcuni monumenti...

Come fare a rendere vera la frase de Il Mago di Oz anche per queste persone, per chi una casa non ce l'ha o, comunque, non ci può tornare? Veramente non so. È qualcosa di troppo grande per me. Non credo di poter fare un regalo così grande. 

Ho voluto fare qualcosa di speciale lo stesso per alcuni di loro, almeno qualcosa di utile. Sapevo che sarei andato in centro alla sera, così ho preparato un sacchetto con alcune coperte di pile che avevo in casa, non molte purtroppo. In un altro sacchetto ho messo un sacco a pelo. Il mio sacco a pelo, quello che ho utilizzato quest'estate. Ho pensato: a un homeless servirà sicuramente, mentre io non so se lo utilizzerò ancora (in sacco a pelo ci sono stato si e no 3-4 volte) e in caso non sarà adesso, quindi lo potrò ricomprare.

Sapevo dove andare per trovare dei senzatetto, perché si vedono passeggiando per le strade della città (non tantissimi per fortuna); ognuno di noi ne avrà visto almeno uno nella propria città alla sera. Mi sono avvicinato, avevano già preparato il loro posticino con dei cartoni e quello che avevano per coprirsi. Ho cercato di salutarli e di lasciare quello che avevo. Mi sono meravigliato quando mi hanno risposto in un italiano buono e ancora di più quando ho scoperto che erano italiani. Non erano della mia città, ma erano italiani. Senza parole... 

Mi sono fermato con loro qualche minuto, perché volevo capire come fosse possibile una situazione del genere, ma dopo poco ho capito che non volevano parlare della loro vita passata. Li ho capiti, credo non sia facile. Forse avevano letto sul mio viso lo stupore e l'incomprensione. Volevo fare qualcosa di più, ma non sapevo proprio che cosa. Ho anche chiesto se potevo fare qualcosa in più e mi hanno risposto che avevo già fatto molto, perché solitamente nessuno si ferma e nessuno li aiuta.

Quando il più giovane di loro mi ha detto che con quello che avevo lasciato avrebbero almeno passato la notte un po' meglio del solito, mi sono guardato e non ho potuto non togliermi la sciarpa e i guanti. In quel momento non mi servivano più, o meglio, c'era qualcuno a cui servivano sicuramente di più...

Adesso che scrivo questo resoconto, mi sto accorgendo che probabilmente, con questo gesto, sono riuscito a dare una scintilla di quello che significa la frase di Dorothy. 

In fondo, la cosa che rende speciale la nostra casa non sono le mura e le finestre... ma il calore che si respira dentro, gli affetti che ci lega ad essa, tutte le sensazione belle che abbiamo vissuto lì dentro.

giovedì 15 dicembre 2011

Progetto natalizio: giorno 15

Per capire meglio la forza di donare, mi sono proposto questo "semplice progetto: per 25 giorni fare un regalo particolare. Non semplicemente comprare una cosa ogni giorno e scegliere a chi donarla, ma pensare a qualcosa di davvero speciale, dei gesti insoliti che possano far emergere la vera energia travolgente di un dono. "Ogni giorno pensa a qualcuno da ringraziare".

QUINDICESIMO REGALO: CARTOLINA DI RINGRAZIAMENTO

Credo che anche tu come me abbia nella tua vita tante persone da ringraziare. Per farlo bastano davvero pochi secondi ed è una delle abitudini più importanti che si possa avere. Sarebbe proprio meraviglioso cominciare ogni giornata pensando a una persona da ringraziare.

Riconoscere che ci sono persone che hanno fatto tanto per noi è qualcosa di favoloso. Riuscire a ringraziarle è un  gesto di affetto e gratitudine che ti "costringe" a concentrati in qualcosa di bello della vita: le persone che hanno fatto qualcosa per te.

Oggi, mi sono svegliato con questo pensiero e ho voluto attuare questo dono: un sincero grazie. Mi sono passate per la mente tante persone da ringraziare (famigliari, amici...), ma ho pensato di concentrare il mio gesto di ringraziamento ad una categoria ben specifica che ha fatto parte della mia vita.

Sono quelle persone che dedicano la loro vita ad insegnarci qualcosa. Almeno ci provano. Hanno anche loro alcuni difetti e avranno sicuramente commesso degli errori. Cercano di essere imparziali, ma sono in fondo umani anche loro e il loro cuore a volte è portato verso qualcuno rispetto a qualcun'altro (non lo fanno con intenzione e nemmeno con perfidia, ma perché anche loro hanno dei sentimenti). Cercano di trasmettere un sincero e vero interessa per il mondo, per le materie che insegnano. Si sforzano di darci nuove informazioni e di stimolarci a crescere e ad essere sempre più curiosi, ma non sempre ci riescono.

Avrai già capito di chi sto parlando: dei maestri e dei professori. Di tutti quegli educatori che sono passati nella nostra vita (dall'asilo all'università). Sono sicuro che anche tu, avrai delle preferenze per alcuni di loro. Qualcuno l'avrai amato, l'avrai nel cuore. Qualcuno l'avrai detestato, sarai tornato a casa con la rabbia dentro di te per colpa loro.

Ho deciso di rivolgere il mio regalo di oggi proprio a loro: ai miei vecchi insegnanti. Devo subito confessati che non sono riuscito a raggiungerli tutti, non so come contattarli tutti quanti. Altri sono riusciti a rintracciarli nell'elenco telefonico.

Non sono andato a trovarli, non ho nemmeno alzato il telefono per chiamarli e salutarli, ma mi sono messo a scrivere una cartolina. Una semplice cartolina di ringraziamento. Spero si ricordino di me e che il mio ricordo sia un buon ricordo.

Ho scritto poche righe, come ti ho detto ho scritto una cartolina e non una lettera, ma credo che per ringraziare qualcuno possano bastare pochissimi secondi e 6 lettere:
G-R-A-Z-I-E

Devi ricordarti sempre che durante gli anni della tua formazione scolastica non sei solo una spugna che apprende, non devi avere un atteggiamento passivo e pretendere tutto dai tuoi insegnanti senza fare nulla, perché come diceva Tommaso d'Aquino "il maestro si limita a muovere, a stimolare il discepolo e il discepoli solo se risponde a questo stimolo - sia durante che dopo l'esposizione del maestro - arriva ad un vero apprendimento".

Sono stato davvero felice questa mattina, perché sono riuscito a trovare delle cartoline proprio adatte alla situazione. Ho scritto in ognuna l'indirizzo di un mio vecchio insegnante, ho scritto a lato un breve pensiero personalizzato, ho attaccato i francobolli (era da tanto che non lo facevo) e ho imbucato le cartoline. Chissà che reazioni ci saranno, magari qualcuno avrà un'attenzione maggiore nei confronti dei suoi studenti attuali e rivaluterà il suo straordinario compito nella società. Vorrei proprio che questi insegnanti non si demoralizzassero e scoraggiassero di fronte alle difficoltà che trovano con i proprio studenti. E in fondo il mio messaggio nelle cartoline è stato anche questo. ;-)

Concludo ringraziando tutti quelli che mi stanno scrivendo per condividere le loro impressioni su questo Progetto Natalizio e tutti quelli che stanno condividendo con me i loro gesti di generosità (scriverò presto un resoconto). 
È sorprendente come in così poco tempo si stia creando una spirale di generosità!
Andiamo avanti!!!

mercoledì 14 dicembre 2011

Progetto natalizio: giorno 14

Per capire meglio la forza di donare, mi sono proposto questo "semplice progetto: per 25 giorni fare un regalo particolare. Non semplicemente comprare una cosa ogni giorno e scegliere a chi donarla, ma pensare a qualcosa di davvero speciale, dei gesti insoliti che possano far emergere la vera energia travolgente di un dono. "Ogni volta che nasce un valore, l'esistenza assume un significato nuovo".

QUATTORDICESIMO REGALO: PRENDI CIO' CHE TI SERVE

Anche oggi voglio coinvolgerti nel mio regalo. Dipenderà da te, infatti, la diffusione di questa iniziativa. Se ti piace puoi farlo, se hai tempo più fare anche tu questo regalo, se non hai questa disponibilità, puoi sempre rimandarlo. ;-)

Io ho già fatto la mia piccola parte. È un’idea molto facile che credo possa far cambiare atteggiamento a chi riceverà questo dono (o almeno è quello che spero, è stato questo il mio intento). 

Oltre ad essere un gesto semplice, ha qualcosa di speciale: non sarai tu a scegliere a chi fare questo dono, ma sarà la persona che ha bisogno che prenderà ciò che le serve. L’idea sembra carina non trovi? Adesso ti spiego cosa ho fatto e se vorrai potrai fare anche tu lo stesso.

Tutto è partito dal guardarmi intorno e dall'accorgermi che ci sono tante persone e tanti giovani alla ricerca, che ogni giorno le persone che mi circondano (e io per primo) cercano qualcosa di particolare. Qualcosa che quel giorno hanno perso, qualcosa che non hanno mai avuto, qualcosa che desiderano da sempre. Vorrei fare qualcosa, ma con tutti non si può sempre parlare e anche se potessi parlare con ciascuno, probabilmente non riuscirei a scoprire ciò di cui ha veramente bisogno... quella cosa è nascosta nell'intimità di ognuno.

Mi sono venute alla mente queste domande: “Cosa ha veramente bisogno la gente che mi circonda? Cosa manca oggi nel mondo? Cosa potrebbe realmente modificare in modo indelebile e veloce l’atteggiamento di una persona, cosa potrebbe rendere una giornata meravigliosa?” Non so se ad esse esista una risposta unica. Io la mia l’ho trovata e vorrei che anche tu riuscissi a trovarla. 

In generale, possiamo dire che possedere dei bei valori, dei valori positivi può di certo essere la risposta a queste domande.  

Il gesto di generosità di oggi va in questa direzione, cerca di seguire questa linea. Ho predisposto un foglio, un semplice foglio bianco (quello che hai già visto nell'immagine all'inizio), dove ho scritto in grande, occupando quasi tutto lo spazio, “Prendi ciò che ti serve”. Ho poi aggiungo, nella parte inferiore del foglio (un normale A4) una serie di spazi verticali, proprio come quelli dove si aggiungono i numeri di telefono da strappare degli annunci che si trovano in giro per le strade, attaccati ai pali e alle bacheche.

Al posto dei numeri di telefono ho scritto una serie di valori, i più positivi e i più importanti. Ho stampato qualche foglio, ho tagliato le striscioline in basso e poi sono uscito. Senza andare in luoghi speciali, ho lasciato questo fogli in alcuni posti che solitamente frequento.

Il materiale necessario è davvero poco: qualche foglio (anche solo uno), una stampante, puntine, scotch e soprattutto un bel po’ di generosità e gratuità. 

Non so se qualcuno ha staccato qualche foglietto, se qualcuno ha trovato ciò di cui aveva bisogno e l'ha preso. Se fosse successo solo per una persona, sarei già felicissimo.

Se ti piace l’idea, puoi fare questo regalo anche tu. In alto puoi trovare l’immagine del foglio che ho fatto. Puoi stamparlo e diffonderlo dove e quanto vuoi. Come ho già detto, questo progetto non ha alcun copyright, proprio perché si basa sulla gratuità.

Adesso ti ho lanciato la palla. Non sei obbligato a prenderla e nemmeno a passarla, ma se lo farai potremo far giocare e divertire tante altre persone. Intanto un grazie!

Al prossimo regalo...

martedì 13 dicembre 2011

Progetto natalizio: giorno 13

Per capire meglio la forza di donare, mi sono proposto questo "semplice progetto: per 25 giorni fare un regalo particolare. Non semplicemente comprare una cosa ogni giorno e scegliere a chi donarla, ma pensare a qualcosa di davvero speciale, dei gesti insoliti che possano far emergere la vera energia travolgente di un dono. "Amare, non è donare qualche cosa, ma soprattutto qualcuno".

TREDICESIMO REGALO: POSTER MOTIVAZIONALE A TUTTI

Ultimo giorno a Roma: questa mattina ho fatto un bel giro per la città, qualche mercatino di Natale, alcuni monumenti, più un ottimo e abbondante pranzo nel ristorante di un'amica vicino ai Musei Vaticani. In treno ho preparato il mio dono di oggi, che ha appena inviato a tutti i miei contatti.

Questa volta ho voluto fare un gesto di generosità che potesse arrivare a tante persone, che potesse abbracciare un gran numero di coloro che conosco. Lo strumento che ho utilizzato per questo regalo è stata la casella di posta elettronica (principalmente). Ho inviato una e-mail a tutti i contatti della mia rubrica.

Non solo agli amici, ma a tutti quelli che per un modo o per l'altro mi avevano lasciato il contatto e-mail; non solo a singoli, ma a gruppi e società, ad aziende che avevo tra i contatti... insomma questo messaggio è arrivato a tutta la mai rubrica della e-mail. Esattamente 592 contatti.

Un bel numero! Mi sembra quasi impossibile di aver fatto un regalo a così tante persone. Quasi 600! Incredibile. E con un solo click!

Ecco il testo della e-mail che ho inviato, così potrai capire cosa ho fatto.


"Ciao, 
sono Ricky e oggi ho deciso di coinvolgerti nel mio Progetto Natalizio 2011. È il primo anno che adottato questo progetto e ti confesso che mi sta dando tantissimo. 
Questa volta ho pensato di fare un regalo proprio a te. Sì, hai capito bene, stai ricevendo un regalo. Un semplice gesto di generosità.
Il dono che ho pensato di farti è il poster che trovi in allegato. Un poster che spero ti possa motivare a fare sempre il massimo, ad impegnarti costantemente per migliorarti e a sperimentare la grande forza della generosità.
Non sono certo un grafico, quindi non soffermarti sulla bellezza artistica di questo poster, ma soffermati piuttosto sul contenuto, è questo che ogni giorno e, in modo particolare adesso, spero possa motivarti e spronarti ad avere sempre un atteggiamento positivo verso la vita." 

L'e-mail poi continua spiegando in breve in che cosa consiste il Progetto Natalizio e perché lo sto facendo. Ho anche scritto qualche suggerimento sull'utilizzo del poster e un resoconto di tutti i regali (13) che ho fatto fino ad oggi.

Vuoi sapere anche tu che cosa ho spedito come poster? Ovviamente, perché il regalo è anche per te che stai leggendo qui, che forse mi conosci, ma non ho la tua e-mail, che probabilmente mi conosci, ma la e-mail non è arrivato, che non mi conosci... Il poster lo puoi vedere qui sotto. È un dono per te!

Cosa ne puoi fare? Puoi stamparlo e appenderlo dove più ti piace, oppure fare come me: l'ho già messo come sfondo del mio desktop, è proprio super darci un'occhiata veloce ogni volta che mi capita di vedere il desktop. Puoi farlo anche tu con qualche semplice click, oppure puoi anche stampartelo e metterlo nel posto dove più ti piace. Puoi anche inviarlo ad altri, augurando CHE SIA SEMPRE NATALE!


Ho fatto anche qualcosa in più: ho messo il poster come mia foto profilo in Facebook e l'ho condiviso in Google+. Così questo regalo potrà davvero arrivare a tantissime persone. In più ho visto che qualche mio amico ha condiviso il poster come immagine in Facebook. Grandioso!




Progetto natalizio: giorno 12

Per capire meglio la forza di donare, mi sono proposto questo "semplice progetto: per 25 giorni fare un regalo particolare. Non semplicemente comprare una cosa ogni giorno e scegliere a chi donarla, ma pensare a qualcosa di davvero speciale, dei gesti insoliti che possano far emergere la vera energia travolgente di un dono. "L'amico è il fratello che si sceglie".

DODICESIMO REGALO: GIFT EXCHANGE

Devo, in primo luogo, ringraziare una mia amica americana per questo regalo. La ringrazio per l'idea e la possibilità di aprire la mente, conoscere meglio gli amici, condividere qualcosa e ritrovarsi per scambiarsi dei regali.

In questo racconto scoprirai anche che ti avevo anticipato alcune cose in altri post, mentre ti raccontavo gli altri doni che ho fatto in questi primi 12 giorni. Sai per esempio che questo regalo è iniziato qualche giorno fa. Una sera precisamente, quando insieme ad un gruppo di amici abbiamo scritto su dei piccoli fogliettini tutti i nostri nomi. Abbiamo piegato questi foglietti e li abbiamo messi in un recipiente per mescolarli un po'. Ognuno poi ne ha pescato uno: ha pescato un nome. Il nome della persona alla quale, nel giro di una settimana avrebbe dovuto fare un regalo. 

Ovviamente le regole del "gift exchange" sono molto ferree: cifra del regalo concordata tra tutti (in modo che tutti possano ricevere e spendere la stessa cifra, un modo semplice per giocare tutti ad armi pari); chi pescava il proprio nome, doveva rimetterlo in gioco e ripescarne un altro; non si può rivelare il nome del proprio bigliettino fino al momento dello scambio.

Capite le regole? Spero di sì e come in tutti i giochi è più facile praticarlo che spiegarlo, quindi continuo il racconto di quello che ho fatto. Quest'anno ho pescato proprio il nome che volevo. Sai in questo "scambio" puoi essere fortunato o sfortunato e non sempre la fortuna deriva dal pescare il biglietto della persona che conosci meglio. A volte è forse più facile fare un regalo a chi magari conosci meno profondamente, perché così prendi qualcosa senza nemmeno pensarci troppo. Qualcosa di generico, che possa piacere a chiunque.

Quando, come è successo a me, ti succede di avere in mano proprio il nome della persona che conosci meglio, quell'amico sul quale sai che puoi sempre contare, con il quale hai un contatto continuo e che credi di conoscere profondamente... allora non puoi andare sul generico, devi centrare il bersaglio alla grande. Non puoi sbagliare e questo, devo confessarti, complica un pochino le cose. 

Dall'altro lato poi ti dici che il tuo amico saprà apprezzare comunque, per il semplice fatto che sei stato tu a fargli quel regalo. Tra questi due sentimenti, sono partito senza un'idea concreta, ma con una serie di opzioni possibili (gli piace questo, va matto per quello, se trovassi qualcosa del genere sarebbe perfetto...).

Devo confessarti che sono stato fortunato e ho scelto il posto giusto dove cercare il mio regalo. Quando l'ho visto, ho subito pensato che era lui, era perfetto. L'ho comprato e anche il prezzo era giusto giusto. C'era però un unico inconveniente... non avrei potuto consegnarglielo.

Che dispiacere! Non potrò mai vedere la faccia che ha fatto quando ha aperto la confezione. Lo scambio è avvenuto proprio stasera e io mi trovo ancora a Roma, lontano dal gruppo di amici. Soluzione? Una sola: consegnare prima il regalo a qualcuno e sperare che potesse davvero essere perfetto.

Non ero affatto contento di non poterglielo consegnare di persona, ma la vita bisogna accettarla così come è, con le sue salite e le sue discese. Anche questa volta la salita è stata un momento di crescita e un modo per dare ancora di più.

Ho, infatti, pensato ad un triplice regalo. 1) Il dono tecnologico che avevo acquistato; 2) il biglietto che ho allegato (quello comprato proprio sabato, contribuendo alle necessità dei disagiati, emarginati e senzatetto); 3) l'aver iniziato un progetto che io e il mio amico Matteo (ecco le 5 lettere scritte sul fogliettino che avevo pescato) avevamo in mente da tempo.

Quest'ultimo regalo, è solo un gesto, più che qualcosa di concreto. Un gesto sincero e voluto. Un'azione che probabilmente significa "non ho dimenticato", "non ti ho dimenticato amico". Ora era tutto davvero super, ero riuscito a donargli anche qualcosa di me stesso (il dono più bello), ossia un briciolo del mio tempo!

Ho scritto il biglietto, impacchettato il regalo e poi l'ho inserito in un sacchetto con sopra un bel pupazzo di neve colorato (un bel sacchetto, anche questo proprio ok per far capire che nulla era stato lasciato al caso). Consegnato a chi di dovere, senza rivelare a chi sarebbe dovuto andare.

Già, sono riuscito a mantenere il segreto fino all'ultimo. Avevo infatti pensato che i miei amici mi avrebbero potuto chiamare al momento della consegna del mio dono e che a quel punto, solo a quel punto avrei rivelato il nome del destinatario. 

Ecco la regola che mi ero dimenticato: al momento della consegna ognuno doveva imitare e far indovinare agli altri a chi sarebbe andato il regalo. Al telefono l'imitazione era un po' complicata, ma è stato facile trovare una parola che caratterizza il mio amico. Appena l'ho detta tutti hanno indovinato. 

Non so di preciso come sia andato lo scambio dei regali, non so chi ha fatto il regalo a chi, non conosco i vari doni che sono stati scambiati. Due cose però le so: so chi mi ha fatto il regalo e, grazie ad una telefonata post-regalo, ho capito che ci ho proprio azzeccato. Ho mirato il bersaglio e l'ho centrato. Che contentezza!!!

Sono al settimo cielo. Non vedrò mai la faccia che ha fatto quando ha aperto la confezione, ma potrò sempre ricordare le frasi che ci siamo detti in questa breve telefonata, dove mi ringraziava per il regalo e dove mi ha detto: "speravo proprio fossi tu a farmi il regalo!".

Riuscire a far dire al tuo amico: "nemmeno io sarei riuscito a pensare a qualcosa di così prefetto per me". È stato incredibile, una grande soddisfazione e l'enorme gioia di aver contribuito alla felicità di un amico.

Sono ancora a Roma, ma domani sera sarò nuovamente a casa! Quello che mi sto domandando ora è "Domani, riuscirò a fare il regalo (il numero 13) presto al mattino o dovrò attendere fino alla sera???". Lo scopriremo insieme...